Centro integrato di riabilitazione Oncologica | Gli Onconauti

Le testimonianze dei noistri Onconauti

STEFANIA

LAURA

FABRIZIO

MARA

Ho conosciuto questa Associazione, durante una visita dal dottor Giordani, dopo che il mio compagno era deceduto da poco più di un mese per un tumore.
Ho pensato di iscrivermi e di provare e ho cominciato a frequentare le conferenze e poi i corsi: faccio Yoga e arte-terapia.
Mi è piaciuto molto anche perché l’ambiente è molto tranquillo e accogliente, le persone sono molto gentili e disponibili.
Stare qui per me è molto gratificante: è un punto di riferimento.
Per la mia esperienza il punto di forza dell’Associazione è la disponibilità delle persone anche proprio al dialogo.
Sono persone alla mano e che ti danno serenità e anche questo aiuta molto.
Qualcuno che non sa con chi confidarsi viene qui anche 5 minuti e ti ascoltano.
E anche io ho dato una mano e mi rendo disponibile quando posso.
Ho fatto riferimento anche alla dietista che mi ha seguito per vedere come mangiare meglio.
Ti da tanta fiducia anche il fatto che sia una persona che fa il suo volontariato qui.
Ho seguito anche le conferenze del dottor Porqueddu molto interessanti e utili perché anche da li ho cominciato a variare qualcosa un po’ alla volta.
Penso che l’associazione sia utile anche per tutti proprio come informazione generale per il benessere.

IDA

La mia esperienza qui è partita da mia sorella che ha conosciuto questa associazione e mi ha coinvolto perché ho avuto un cancro e sono guarita, però avevo bisogno di sostegno.
Sono ormai tre anni che sono qui e ho fatto tutte le attività che sono a disposizione: il supporto psicologico, lo yoga, l’arte-terapia e sono stata anche dal fisiatra. Non mi sono mai tirata indietro di fronte a niente, ero andata in depressione rispetto al mio stato e avevo voglia che qualcosa nella mia vita cambiasse.
Questa associazione mi ha portato avanti passo-passo; ogni figura è stata una figura importante: mi ha dato del suo ed io ho lavorato sul mio per migliorare.
Allo stato attuale posso dire di aver ritrovato me stessa e di essere riuscita a volermi più bene.
Con il tempo e la disponibilità delle persone che gestiscono questo posto mi sono sentita improvvisamente in una famiglia, protetta, accolta e ho sentito anche la necessità di partecipare alle attività di volontariato per raccogliere fondi o svolgere tutto ciò che era necessario.
Consiglierei a tutti di fare questa esperienza, legata sì al malessere, ma che si trasforma poi in benessere. Non smetterò più di fare l’Onconauta perché negli Onconauti mi riconosco come figura e come persona e come parte dell’associazione.
Inoltre mi sento anche disponibile per gli altri che arrivano dopo di me, iniziano a fare un percorso e vanno accolti, aiutati, invogliati e a volte hanno anche bisogno di essere amati.

GRAZIA

Grazie allo yoga ho incominciato a sentire il mio corpo perché prima lo percepivo solo negativamente, solo quando avevo un dolore. Ho imparato a conoscerlo, trarne beneficio, a sentirlo amico, a dargli quello che lui mi chiede. Il corpo deve essere in armonia, sereno e soddisfatto e questa credo sia una delle cose principali per superare la malattia.
Inoltre è fondamentale anche la respirazione e imparare ad effettuarla nel modo giusto perché il corpo essenzialmente ha bisogno di ossigeno.

ANTONIO

Dopo la malattia ho cercato di cambiare il mio modo di vita; devo ringraziare gli Onconauti che mi hanno dato una mano in questo dicendomi che non devo continuare a fare le stesse cose ma devo fare qualcosa di diverso.
Sto facendo un percorso diverso da quello che facevo prima. Un percorso che mi ha ridato vita e mi ha tolto dalla depressione.
L’arte-terapia mi ha dato carica, voglia di fare qualcosa, mi sono venuti in mente tutti i ricordi di quando ero bambino e il mio cervello ha iniziato a lavorare in un modo che mi ha dato carica.

LAURA

La mia esperienza qui è stata sicuramente molto positiva, ad iniziare dall’accoglienza a 360° sia come primo impatto relazionale con chi mi ha accolto sia, dopo, con tutti gli altri operatori.
L’ambiente, grazie alle persone, è accogliente e mi ha fatto molto bene essere parte degli Onconauti perché ho portato dentro di me questo benessere e mi ha dato speranza e tenerezza nei confronti della vita: cose che, con la malattia, avevo perso.
Adesso sto continuando a frequentare, in particolar modo, le lezioni di yoga e quello che mi piace di più è l’approccio con l’insegnate che mi ha fatto conoscere una nuova disciplina tramite la via più giusta per me.
Non si è fermata solo ad un aspetto tecnico ma mi ha fornito un’impronta più accettabile della vita ed ho capito che ognuno di noi ha risorse da scoprire che prima non conosceva, cominciando dal corpo per passare al nostro pensiero più intimo.

MARINELLA

Il mio percorso negli Onconauti è stato assolutamente positivo fin dai primi momenti, che sono quelli più difficili perché si viene da un’esperienza che mai si vorrebbe affrontare nella vita.
Il prima si scopre.
Il durante si cura.
Ma il dopo non è automatico e si rimane con tanti punti interrogativi.
Ho scoperto l’Associazione direttamente dal dr Giordani che, durante un colloquio, mi ha detto che sarei stata un’onconauta perfetta.
Faccio incontri individuali di yoga, che, per me, è un attività molto difficile ma al tempo stesso fondamentale, e poi mi piace molto anche arteterapia perché mi ha tirato fuori cose che non sapevo di avere dentro.
Gli Onconauti ti danno gli strumenti e poi affrontare il tuo percorso diventa molto più facile.
Lasciarsi aiutare, soprattutto in questi casi, richiede coraggio e umiltà, ma io penso che qualsiasi persona sia inciampata in questo “inghippo” dovrebbe fare affidamento a loro perché trovare esperienza e affidabilità è davvero rigenerante.

EDMOND

Io ho avuto una lunga esperienza qui dentro e posso dire di essere molto contento di questa realtà. Quando ho iniziato il mio percorso, dopo la visita con il dr Giordani, ero molto agitato e pensieroso ma questo ambiente mi è apparso fin da subito piacevole e positivamente diverso da quello al quale ero abituato. E così ho iniziato a cambiare un po’. Penso che uno dei punti di forza degli Onconauti sia il punto di ascolto: tutto è a posto, corretto e le persone sono gentili, educate e soprattutto disponibili per aiutare.